La giornata alla PlaySchool

Come si svolge una giornata alla PlaySchool?

Il tempo

Il contesto quotidiano nel quale si trovano a vivere educatrici e bambini/e è caratterizzato da una gestione di tempo e spazio.

Il “tempo” è inevitabilmente caratterizzato da una successione di momenti legati l’uno all’altro, creando una routine che dona punti di riferimento; ciò garantisce sicurezza anche allo spazio, che si caratterizza di momenti simili ogni giorno.

Difatti, la giornata è scandita da attimi sempre uguali e diversi allo stesso tempo: l’accoglienza giornaliera è il momento in cui si entra a scuola; la merenda, simbolo di ritrovo e condivisione; seguono le attività, un momento costante in ogni giornata ma caratterizzato da esperienze sempre diverse e nuove a seconda delle programmazioni delle classi; il pranzo, uno spazio di ristoro e ricarica; l’uscita da scuola o il passaggio alle attività pomeridiane; il riposo, in uno spazio dedicato e accogliente; la merenda pomeridiana; le attività del pomeriggio; il momento del ritorno a casa.

L'accoglienza

E’ il momento dell’introduzione giornaliera a scuola, in cui bambini/e e genitori si devono sentire accolti e attesi dalla struttura.

Una volta entrati in classe ci si ritrova con compagni/e ed educatrici e dopo il saluto inizia la giornata scolastica.

La merenda

La giornata scolastica inizia ufficialmente con la prima attività: la merenda. E’ un ottimo spunto di condivisione in cui ci si siede assieme e si impara a prepararsi in autonomia allo spuntino.

Una volta seduti e con la propria tovaglietta, bottiglia e merenda davanti si intonano alcuni buns che aiutano a scandire la quotidianità e le abitudini della classe. Siamo pronti e carichi per iniziare a giocare e imparare!

La merenda sana

 

Insieme ad una dietista specializzata si è pensato un progetto alimentare che coinvolge i/le bambini/e dai 2 anni ai 5 anni (post-svezzamento completato). 

Facendo attenzione ad alcuni dati statistici che riguardano i fattori di obesità, lo scopo del progetto vuole essere educare i bambini dal punto di vista alimentare e sensibilizzare i genitori che li affiancano all’attenzione nella scelta di alimenti ed ingredienti.

Si propone a tal fine un menù mensile e stagionale, in grado di proporre una grande varietà di alimenti, tra frutta, ortaggi, formaggi, farinacei, succhi, latticini e dolciumi insegnando a grandi e piccini l’importanza di consumare prodotti freschi e privi di conservanti, coloranti e grassi aggiunti.

Si impara così a preferire un frutto fresco al succo con zuccheri aggiunti; si sceglierà un muffin artigianale ad uno in confezione; addirittura alcuni potrebbero preferire pomodorini e parmigiano ad un toast da fast food.

Oggi ci sono!

Ogni classe durante i primi mesi costruisce un calendario delle presenze, in cui inserire giornalmente il proprio contrassegno scelto personalmente; è un gesto semplice e da ripetere quotidianamente per insegnare al/la bambino/a l’importanza di manifestarsi presente: appunto “oggi ci sono”, “sono presente”, “è assente”. Si prende così coscienza di sè e di essere parte di un gruppo.

L'attività didattica

Insegnante ed educatrici propongono una programmazione annuale e mensile delle attività che saranno svolte a scuola o durante le uscite scolastiche.

Fanno parte costante delle attività in classe le schede da colorare o comporre, i libri didattici, le attività musicali, le attività artistiche, i giochi di gruppo strutturati, i percorsi psicomotori, le attività manipolative e le attività sensoriali.

A tutte queste si possono aggiungere attività extra o specifiche in base a festività o eventi che si presentano durante l’anno. L’adulto progetta l’attività da proporre ai/lle bambini/e essendo consapevole che l’esperienza vissuta può modificare la programmazione, rielaborandola e arricchendola, rendendola flessibile alle situazioni ed esigenze del gruppo nella sua totalità, essendo capace di rispondere agli interessi e alle curiosità.

Nella realizzazione dell’attività si mette in conto l’imprevisto, che risulta però elemento di arricchimento e crescita. Le attività svolte durante l’intero anno scolastico vengono raccolte e consegnate a giugno all’interno di una carpetta didattica personale, contenente schede e libro; in più, periodicamente e secondo la cadenza delle singole festività sono presentati dei lavoretti didattici.

La cura di sè

Tra le attività quotidiane importante è l’insegnamento della “cura di sè”, che non riguarda solo la propria persona ma anche il prendersi cura e l’avere rispetto degli ambienti e dei compagni.

Si impara ad essere autonomi e avere attenzione nel: andare in bagno, lavarsi le mani, lavarsi i denti, riordinare l’aula, ripulire la propria tovaglietta facendo attenzione alle briciole, avere cura di sè stessi, porre attenzione verso gli altri.

Il pranzo

Il mangiare assume per il bambino un grande valore simbolico e affettivo. L’adulto rimane insieme ai/lle bambini/e che consumano il pranzo fornito da una mensa esterna; è un momento di crescita e costruzione delle proprie abitudini alimentari.

E’ importante che si segua un menù bilanciato e stagionale che permetta ai/lle piccoli/e di esplorare nuovi sapori e riconoscere quelli che più preferiscono, scoprendo che lo stesso alimento può avere anche forme e consistenze diverse.

Il riposino

E’ un momento importante e necessario, che consente al bambino di ricaricarsi per affrontare il resto della giornata.

A scuola è inevitabilmente un momento di condivisione con gli altri, ci si sposta in un ambiente predisposto con lettini, cullette e passeggini, si riproduce della musica rilassante o si racconta una storia nel rispetto dei tempi e delle esigenze individuali.

E’ un importante momento anche per chi non riposa, per imparare a rispettare il silenzio e l’attimo di pausa in attesa di riunirsi e prepararsi a giocare e imparare insieme.

Il gioco

Il gioco è sicuramente la modalità privilegiata con cui il bambino incontra la realtà, la rielabora e se ne appropria. Il gioco può essere strutturato o libero, simbolico o realistico.

Il gioco strutturato è caratterizzato dall’adulto che impone uno schema per imprimere un insegnamento in particolare; può essere accompagnato da oggetti didattici, ludici o di vita reale. Il gioco libero può essere vissuto sotto due aspetti: l’adulto lascia libero il/la bambino/a di rielaborare l’insegnamento appreso (poco prima o tempo addietro) rivivendolo e mettendolo in scena liberamente; oppure, come momento di svago e relax, pura distrazione e divertimento senza limite, un attimo per sentirsi distanti dalla guida dell’adulto e capaci di scegliere per sè stessi.